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ANCI Sicilia: il sindaco di Partanna Nicola Catania a Roma il 3 novembre per chiedere interventi normativi urgenti.

Il sindaco di Partanna, Nicolò Catania, è uno dei firmatari/sottoscrittori dell’appello stilato dall’ANCI Sicilia per ribadire la necessità di interventi normativi urgenti e l’adozione di specifici provvedimenti governativi.

Nonostante il Comune di Partanna ha regolarmente approvato sia il bilancio di previsione che il consuntivo 2020, il sindaco non può non mostrarsi solidale con la protesta in atto in quanto ad oggi solo 152 Comuni su 391 hanno approvato il Bilancio di previsione 2021-2023 e solo 74 Comuni hanno approvato il Consuntivo 2020, mentre circa 100 Comuni sono in dissesto.

Il sindaco Catania per tale motivo sarà a Roma il 3 novembre, assieme agli altri sindaci della Sicilia, per reclamare la giusta attenzione al problema. “In queste condizioni è  difficile pensare di utilizzare in maniera efficace le risorse della programmazione Comunitaria 2021-2027 e del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Abbiamo apprezzato la posizione assunta da presidente Musumeci attraverso l’assessore Marco Zambuto che ha confermato l’analisi dell’ANCI Sicilia, e adesso chiediamo al vice presidente Armao di inserire nell’ambito dell’accordo tra Stato e Regione una norma che in relazione all’acquisizione di Riscossione Sicilia S.P.A. da parte dell’Agenzia delle Entrate-riscossione, possa ristorare i Comuni siciliani per i mancati incassi di redditi frutto delle inefficienze del gestore regionale”.

Come già fatto in passato,  il sindaco Nicolò Catania, esprime preoccupazione per l’impossibilità di programmare in queste condizioni ed erogare, quindi, ai cittadini, servizi di qualità.

“Il nostro Comune non è in dissesto e gode di ottima salute – dice Catania – chiediamo però a gran voce di recepire le proposte di modifica normativa formulate dall’ANCI relativamente all’abbattimento del 50 per cento degli accantonamenti del Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità, con l’obiettivo di consentire, in deroga alle disposizioni vigenti, la possibilità di utilizzare i milioni di euro accantonati e non spendibili che potrebbero dare una boccata d’ossigeno all’economia locale e creare migliori e più efficaci servizi, maggiormente rispondenti alle esigenze della cittadinanza. Le risorse finanziarie disponibili per noi – aggiunge – qualora fosse recepito la proposta dell’ANCI Sicilia, ammonterebbero a quasi tre milioni di euro. Attendiamo solo di poterle usare a beneficio della collettività”.

Jana Cardinale

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